Benvenuti a Miasino! E no, non è l’incipit di una favola, ma la mia esperienza personale in questo piccolo angolo di Piemonte. Sono partita dal B&B Seme di Faggio, un posto incantevole che si trova proprio accanto a Villa Nigra. Sapete com’è, mi piace iniziare i miei viaggi con un tocco di lusso, almeno per illudermi di essere ricca e potente come i Martelli che hanno costruito questa splendida villa rinascimentale.
Il borgo di Miasino sembra uscito direttamente da una cartolina, o da un set di un film storico. Le sue vie acciottolate e le facciate barocche sono così ben conservate che ti aspetti di veder sbucare un cavaliere in armatura da un momento all’altro. E invece no, nessun cavaliere, solo io e la mia guida turistica, che per la cronaca è un’app sul mio smartphone. Ah, la modernità!
Una passeggiata tra storia e mistero
Inizio la mia giornata visitando la chiesa parrocchiale di San Rocco, progettata nel 1627 dal grande architetto lombardo Francesco M. Richino. Mi sembra di sentire la sua voce che mi dice: “Tié, guarda cosa ho costruito!” E io, con tutto il rispetto, ammiro il suo lavoro. L’interno è un vero tesoro, con opere d’arte che farebbero impallidire i moderni artisti di strada. Dal sagrato erboso della chiesa, la vista è mozzafiato: tetti in beola e le verdi colline del Vergante. Non male come panorama, soprattutto se sei abituato alla vista del traffico di città.
Villa Nigra: un tuffo nel passato
Proprio accanto al Seme di Faggio c’è la famosa Villa Nigra. E qui, cari amici, mi sono sentita una vera signora del Rinascimento. Gli affreschi esterni sono così belli che ti viene voglia di metterti a dipingere anche il tuo appartamento con qualche scena bucolica. Ma poi ti ricordi che non sai nemmeno disegnare un cerchio perfetto. La villa è stata costruita dai Martelli, una famiglia che evidentemente sapeva come spendere i soldi.
Il monastero di clausura: un’oasi di pace… e di curiosità
Non lontano dalla villa, c’è un monastero di clausura abitato dalle monache agostiniane. Un luogo di silenzio e meditazione. Ma, diciamocelo, anche di grande curiosità. Mi sono sempre chiesta come sarebbe vivere lì, lontano dal frastuono del mondo. E mentre lo immaginavo, mi chiedevo se anche loro usano l’app per la guida turistica o se hanno qualcosa di più sofisticato.
Esplorando i sentieri di Miasino
Il bello di Miasino non finisce con il borgo. I sentieri che si diramano tutt’intorno sono una vera meraviglia. Mi sono incamminato tra boschi di faggi e castagni, respirando l’aria fresca e ascoltando i suoni della natura. Ogni tanto, mi aspettavo di vedere uno scoiattolo venirmi incontro con un cartello “Benvenuto a Miasino!” (mmh… forse ho visto troppi cartoni animati).
Ma non sono solo i boschi a rendere questi sentieri speciali. È la possibilità di avvistare caprioli e diversi tipi di uccelli. Io, che ho la pazienza di un bambino in un negozio di dolci, mi sono fermata ogni cinque minuti a cercare di vedere qualche animale. E ho anche avuto la fortuna di avvistare un capriolo! Una creatura così elegante che mi ha fatto sentire goffa anche solo a camminare.
Miasino è un piccolo gioiello, un viaggio nel tempo che offre tranquillità e bellezza naturale. È un luogo dove puoi dimenticare per un po’ la frenesia della vita moderna e immergerti in un passato affascinante. E, se proprio non riesci a staccarti dal tuo smartphone, puoi sempre usarlo per scoprire i segreti nascosti di questo incantevole borgo.