Alcune vite sono come il jazz: libere, indimenticabili e capaci di risuonare per sempre. Andreina Gemelli è una di quelle. Visionaria, appassionata e instancabile, ha immaginato il Miasino Classic Jazz Festival come un regalo per il Lago d’Orta, un’occasione per far vibrare queste colline con note che non si limitano a riempire l’aria, ma lasciano un’eco, dentro e fuori. Andreina non era solo una fondatrice, era l’anima del festival, e il suo sogno è diventato il nostro. Ora siamo qui, nell’edizione 2024, a celebrare una melodia che continua a suonare.
Il Festival e la sua creatrice
Nato nel 2001 per iniziativa dell’Associazione Turistica Pro Loco Miasino, di cui Andreina era presidente onorario, il Miasino Classic Jazz Festival ha trasformato questo piccolo borgo in un punto d’incontro per appassionati di jazz e curiosi di tutto il mondo. Grazie alla passione inesauribile di Andreina, il festival è diventato non solo un evento musicale, ma una vera dichiarazione d’amore per l’arte e per la vita. Ogni anno, nei giorni del 5, 6 e 7 agosto, la suggestiva Villa Nigra si trasforma nel cuore pulsante del festival, dove grandi classici e nuove sonorità si fondono per creare un’atmosfera unica. La Pro Loco Miasino, custode di questa eredità, continuerà a portare avanti il sogno di Andreina, mantenendo vivo lo spirito che ha reso questo evento così speciale. Ogni nota che risuona tra le mura storiche della villa sembra un grazie suonato piano, un omaggio alla donna che ha reso tutto questo possibile.
Intramontabili Anni ’20: un tema, un’epopea
L’edizione 2024 ci trasporta negli anni ’20: un’epoca che ha fatto del jazz un simbolo di libertà, di rivalsa e di spensieratezza. Proprio come Andreina. Quest’anno, a Villa Nigra, tra le mura gioiosamente stanche, i Chicago Stompers ci hanno fatto danzare con piume, Charleston e quel pizzico di ribellione che non passa mai di moda. Sotto le stelle di Miasino, trombe, contrabbassi e pianoforti sembravano evadere da un vecchio vinile di Duke Ellington. E in quel momento, tra risate e applausi, tutto si fermava: restava solo il jazz, con il suo modo unico di dire “continua a sognare”.
Un pubblico che respira Jazz
Questo festival è un’istituzione. Promuove la cultura jazz con un occhio al futuro, attirando giovani artisti e nuovi ascoltatori, ma è anche un motore per il territorio. Ogni anno, le piazzette e i vicoli di Miasino si riempiono di vita, portando turismo, energia e visibilità a un borgo che, siamo sinceri, non ha bisogno di molto per apparire magico. Andreina voleva che il festival fosse un ponte: tra le note e i cuori, tra il passato e il presente.
Il Jazz che non mente mai
Il jazz è sempre stato ribellione, espressione e libertà. È per questo che, a Miasino, ogni concerto è più di uno spettacolo: è una promessa che il sogno continua, una nota in corsa che dice “non importa cosa succeda, continua a suonare”. E così faremo. Miasino resterà sempre legato al suo nome, alla sua visione. Forse arriveranno nuovi artisti, nuovi temi, ma quella magia nata dalla passione di Andreina resterà: un jazz che non è solo da ascoltare, ma da vivere, da condividere, sotto un cielo pieno di stelle.
Ascolta, e dimmi se non è vero
C’è un posto, proprio dietro l’angolo di Villa Nigra, dove il jazz non smette mai di suonare. È lì che Andreina vive ancora, tra una nota e un applauso, nell’eco che ci accompagna quando lasciamo Miasino con il cuore più pieno. Non te lo dico io: ascoltalo, e poi dimmi se non è vero.
Grazie, Andreina.
Soggiorna a Miasino per vivere il festival
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Qui puoi consultare il programma completo del festival 2024.
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